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COMUNICATO STAMPA:

   
  PromoTour Spring 2011
Wild Dogs sulla stampa

Con preghiera di diffusione

Continua il “Wild Dogs PromoTour” dei RUSTIES.

Concerto acustico con ROBYN HITCHCOCK per la rassegna Folk Meetings!

Mentre Wild Dogs (Tube Jam/distr. Egea) continua a riscuotere un grande successo di pubblico e critica (vedi rassegna stampa) i Rusties si apprestano a intraprendere una nuova serie di importanti concerti primaverili in supporto al loro nuovo lavoro discografico.

Si (ri)comincia questa settimana con due specialissimi eventi in formazione trio acustico (Grompi e Ardenghi con la violinista italo-siriana Jada Salem): la performance di giovedi 14 al Keller di Curno (ore 21,30: ingresso libero) sarà imperniata (almeno nella prima parte) su libere rivisitazioni del repertorio più bucolico e intimista di Neil Young, mentre la sera successiva, venerdi 15 al Teatro Civico di Dalmine nell’ambito della rassegna Folk Meetings ( - ore 21; ingresso 12 Euro), i Rusties avranno l’onore di aprire il concerto acustico dell’immenso Robyn Hitchcock (che si esibirà accompagnato solo dalla violoncellista Jenny Adejayan) con il quale è previsto uno specialissimo finale di show “a sorpresa” (che vi invitiamo a non perdere).

Video at Youtube: Robyn Hitchcock - A Day in a Life - Dalmine 15.4.2011

Video at Youtube Robyn Hitchcock - A Day in a Life - Dalmine 15.4.2011

A partire dalla data del 29 aprile al Circolone di Legnano, i Rusties tornano in formazione elettrica completa e, talora, addirittura “deluxe”, ovvero con la straordinaria partecipazione della stupenda Veronica Sbergia (in prestito dai Red Wine Serenaders) alla voce. Una collaborazione cullata e sognata da tempo (la voce di Veronica è presente già in molte delle canzoni di Wild Dogs) che finalmente ha la possibilità di concretizzarsi su alcuni tra i palchi più prestigiosi dove i Rusties si esibiranno nel corso dell’estate 2011.

Segnaliamo la pubblicazione online dell’intervista di Grompi con Il Mucchio (a cura di Carlo Babando) e i videoclip di Razor Love con Mary Coughlan e Wild Dogs

eseguita dal vivo al festival di Fehmarn di fronte a circa 15mila persone.

Ricordiamo infine che il primo singolo estratto dall’album, Lose My Love, è ascoltabile in streaming e, per chi ne facesse eventualmente richiesta, è disponibile anche come promo download digitale mp3.

Rusties:

Marco Grompi: voce, chitarre

Osvaldo Ardenghi: chitarre, voce

Massimo Piccinelli: tastiere, voce

Dario Filippi: basso, voce

Paolo Guerini: batteria

Special guests:

Jada Salem: violino

Veronica Sbergia: voce, ukulele, washboard

 

   
 

     
         
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PromoTour Spring 2011
Wild Dogs sulla stampa

WILD DOGS - PromoTour Spring 2011:

Gio 14 Apr - Curno (BG) - Keller (Neil Young Tribute)

Ven 15 Apr - Dalmine (BG) - Teatro Civico - Folk Meetings Festival (con ROBYN HITCHCOCK)

Ven 29 Apr - Legnano (MI) - Il Circolone ARCI Fratellanza e Pace (feat. Veronica Sbergia)

Sab 30 Apr - Gandino (BG) - Rigel Cafè - Festival Primavera Musicale a Gandino 2011

Dom 1 Mag - Monza - Concerto del 1° Maggio CGIL (feat. Veronica Sbergia)

Sab 14 Mag - Rovato (BS) - Centro Sociale 28 Maggio (feat. Veronica Sbergia)

Dom 15 Mag - Trezzo sull’Adda (MI) - Amigdala Theater - “Tube Jam Records Night”
(feat.
Veronica Sbergia)

Sab 21 Mag - Leinfelden/Stuttgart (D) - International RustFest

Sab 4 Giu - Nürnberg (D) - (da confermare)

Gio 9 Giu - Calusco d’Adda (BG) - Music Sbirrando

Ven 10 Giu - Concordia Sagittaria (VE) - (da confermare)

Sab 11 Giu - Pordenone - Country Summer Festival (feat. Veronica Sbergia)


Altre date in definizione (booking: info@geomusic.it)

“…It’s a razor love that cuts clean through…”

         
 


     
 

     
         
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PromoTour Spring 2011
Wild Dogs sulla stampa


Wild Dogs sulla stampa

Wild Dogs raccoglie una decina di solide canzoni rock nel senso etimologico del termine, cioè schiette e ispirate, stentoree e vigorose nelle linee chitarristiche e morbide e squisitamente curate nelle parti vocali (…) La più convincente delle conferme (voto: 7)” (ROCKERILLA)

Wild Dogs è la formulazione corretta per un ulteriore passo verso l’originalità (voto: 7/8)” (BLOW UP)

Un disco ambizioso che ne conferma la caratura internazionale, ampliando lo spettro compositivo del loro rock ruvido e primordiale con l’innesto di ballate raffinate e soprattutto con arrangiamenti più articolati” (JAM)

“I rugginosi seguitano a macinare un convincente rock di matrice americana in cui le consuete coloriture westcoastiane vengono ora scalfite con gusto da stuzzicanti intuizioni pop e funk (l’accalappiante Lose My Love su tutte). Merito di un organico oramai totalmente in grado di misurarsi con generi non sempre affini senza sacrificare la propria cifra stilistica (…) merito anche di una produzione che ottimamente si destreggia tra country e folk, pennellando di violino e cori inebriati d’Africa le parentesi più introspettive e incendiando di chitarre distorte quelle più aggressive. Un approccio viscerale e appassionato (Voto: 4,5/5)” (ILMUCCHIO.IT)

Ballate classiche e rock bollente per i Rusties di Wild Dogs (…) Un atto d'amore per quel rock che non ha bisogno di campionamenti e sintetizzatori” (BRESCIAOGGI)

Qualificate partecipazioni danno un respiro internazionale (…) Stupefacente la finale bonus track Razor Love (3 stelle)” (BUSCADERO)

“Una grande performance di rock westcoastiano con parecchie divagazioni psichedeliche. Accanto ai classici brani cover di Neil Young, gli originali che denotano crescente maturità e padronanza della materia. Tra le band più interessanti dell’intera scena rock italiana” (GEOMUSIC.IT)

“Nati come tribute band di Neil Young, i rugginosi sono diventati nel tempo qualcosa di più. Un gruppo con un proprio repertorio, senza dimenticare la lezione del Maestro. Grompi e soci suonano un rock sincero, vintage ma non nostalgico. Con collaborazioni illustri (Mary Coughlan e Andy White) e un ricordo di Rory Gallagher” (L’UNITÀ)

Lose My Love è un piccolo classico tra la west coast californiana e gli Steely Dan che riascolteremo molto volentieri anche tra decenni” (RADIO POPOLARE)

Dopo poco più di un anno dall’acclamatissimo e bellissimo Move Along, i Rusties, ci riprovano ed ancora una volta colpiscono nel segno (…) Un lavoro che conferma le grandi qualità dei cinque musicisti di Bergamo” (BLURADIOVENETO.IT)

Il valore aggiunto sono le collaborazioni: quelle internazionali (e prestigiose) della cantante irlandese Mary Coughlan e del songwriter di Belfast Andy White” (L’ECO DI BERGAMO)

“Un disco in cui la formazione bergamasca percorre ancora una volta le strade del rock made in USA” (ROCKOL.IT)

“I Rusties dispiegano alfine, ampie, le ali e spiccano il volo verso nuovi lidi, consapevoli di poter dare una vigorosa svolta alla loro carriera che ora è qualcosa di più di un gioco raffinato ma disimpegnato (…) pezzi originali, scritti sempre e comunque nel solco di un’ispirazione riconoscibilissima (…) Una delle regine del panorama folk irlandese, Mary Coughlan, impreziosisce un brano magnifico, vibrante e sospeso, di grande atmosfera (…) Un disco decisamente riuscito (voto: 8/10)” (MUSICLETTER.IT)

È bello ascoltare rock allo stato puro, diretto, senza alchimie. I Rusties sono così: autentica adrenalina (…) trasudano amore per la musica che suonano, fanno bene al cuore” (GUITAR CLUB)

“I cinque bergamaschi non tradiscono le loro radici rock made in USA, trasponendole in undici tracce che denotano tutta l'esperienza della band e la capacità di trasformare il background che li caratterizza in musica orecchiabile, grintosa e ben costruita, con linee melodiche che rimandano all'amato Neil Young e parti strumentali ben calibrate” (MUSICA.ACCORDO.IT)

Il nuovo lavoro è un altro balzo in avanti, la più matura espressione fino ad oggi del rock dai profumi settanteschi dei Rusties, che confermano la loro versatilità sconfinando in canzoni che hanno il sapore del pop, del folk e della tradizione (voto: 7,5)” (ROOTSHIGHWAY.IT)

“Una tappa importante della loro carriera artistica, in quanto rappresenta una più matura espressione della loro cifra artistica, che ora sembra ancor più delineata ed originale (…) Il gruppo bergamasco ha puntato tutto su un sound diretto ed immediato, lasciando perdere fronzoli e rifiniture che avrebbero snaturato quell’anima younghiana che benevolmente accompagna diversi brani del disco (…) L’inizio di un nuovo cammino per i Rusties, che siamo certi ci regaleranno altri momenti di grande rock” (BLOGFOOLK.IT)